Luciana ama masturbarmi e spompinarmi in pubblico

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La donna perfetta che non t’aspetti

Ho avuto diverse storie nella mia vita che sono finite per diversi motivi, ma tutte le donne avevano una caratteristica in comune. Amavano il sesso classico.

Quello fatto solo a letto, sempre quello di casa e nelle posizioni canoniche. Va bene che all’inizio si è più timidi, va bene che c’è la passione delle prime volte, ma poi c’è bisogno di altro per tenere alta la tensione. Poi è arrivata Luciana e la mia vita sessuale è cambiata radicalmente. A dire il vero niente nulla lasciava presagire una sessualità esplosiva.

Invece già durante la prima volta in cui siamo finiti a letto ha iniziato a saltarmi addosso in ogni modo, non mi dava il tempo di chiederle una posizione che era già lì.

Un angelo. Non sapevo cosa pensare. Avevo accanto una donna da una botta e via che vuole divertirsi solo a letto o una che voleva strafare la prima volta per catturarmi. Niente di tutto questo, Luciana è proprio così. Esplosiva come un vulcano, avvolgente come lenzuolo di piacere. Allora mi feci coraggio e le chiesi quello che avevo sempre sognato e mai ottenuto.

Le vacanze di sesso puro

Le dissi che mi piaceva il sesso in pubblico, che l’idea mi eccitava da morire, ma che nessuna donna me l’aveva mai concesso. Luciana mi ascoltò in silenzio senza nessuna apparente reazione, poi alla fine disse che ci avrebbe pensato.

Era più di quanto avessi mai ottenuto in precedenza, quindi non le chiesi altro anche se avevo voglia di chiederle per quanto tempo ci avrebbe riflettuto e su cosa in particolare.

Passarono alcune settimane sena che accadesse nulla di particolare, fino a quando mi chiese se volessi andare a mare in una località romagnola che non avevo mai sentito prima. Andammo e mi ritrovai in una spiaggia per nudisti. Restai di sale.

Luciana rise e si avviò sulla sabbia. La seguii e mi spogliai solo dopo che l’ebbe fatto lei in modo assolutamente naturale e senza nemmeno guardarmi. Bastarono pochi minuti per ritrovarmi con l’uccello in tiro davanti non so quante persone che sembravano non farci caso. Luciana mi guardò maliziosa, si voltò verso l’uccello e iniziò a masturbarmi con calma.

Luciana non la smette più di farmi godere in pubblico

Sentiva subito quando stavo per arrivare e sapeva rallentare il ritmo o fermarsi a seconda dei casi. In quell’occasione no. Quando si accorse che non ce la facevo più, abbassò la testa, tolse le mani e andò su e giù fino a quando non avevo lasciato andare anche l’ultima goccia che avevo. Sorrise e mi disse che quello era solo il primo della giornata.

Ripeté lo spettacolo un paio di ore dopo, senza alcun preavviso. Stavolta partì direttamente con le labbra e la lingua. Sempre con estrema lentezza, per prolungare la nostra esposizione agli occhi dei curiosi. Alla fine mi chiese se mi era piaciuto, io la inondai di complimenti come mai avevo fatto prima.

La strinsi forte fino al ritorno in auto. Stavo per accenderla per partire, ma Luciana si abbassò di nuovo e ricominciò.

Ci volle un po’ per eccitarmi a dovere, ma lei non smise di leccarlo nemmeno per un minuto. Ero lì, seduto in macchina in un parcheggio in cui continuavano a passare singoli e coppie di tutte le età. Stavo realizzando il sogno di una vita. Da allora ha cominciato a masturbami e a farmi pompini in pubblico ogni volta che si poteva.

Arrivano i pompini più belli della mia vita

Le spiagge per nudisti sono diventate il nostro punto di riferimento estivo, mentre per l’inverno abbiamo imparato a conoscere tutti i luoghi in cui si ritrovano le persone con la nostra passione. Soprattutto i grandi parcheggi fuori mano sono amatissimi da tutti. Le esperienze più belle sono però quelle che avvengono improvvisamente nei luoghi più incredibili.

L’ho sentita prendermelo in mano in un parchetto del centro durante una giornata di freddo che ci aveva costretti a indossare un abbigliamento pesante.

Sfilò il suo giubbotto, se lo mise sulla testa come se fosse una tenda e iniziò a farmi un lento e profondo pompino. Ogni tanto, con la scusa della posizione scomoda, si rialzava lasciandomi con l’uccello in vista mentre lei tornava a succhiarlo con calma, come se nulla fosse. Passarono poche persone, ma tutti poterono vedere la scena. Prolungò all’infinito quell’incredibile esperienza, decidendo di chiuderla degnamente facendomi arrivare nella sua bocca in modo che potessero vederci tutti.

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